I buoni pasto sono cumulabili fino a otto e utilizzabili anche in agriturismi, ittiturismi e spacci aziendali.
I vantaggi sono principalmente di natura fiscale e contributiva perchè non sono tassati fino alla soglia di 5,29 euro al giorno se cartacei, oppure 7 euro se elettronici.
L’esenzione è consentita nei limiti di un ticket per ogni giorno lavorato, quindi l’agevolazione non spetta quando il dipendente è in malattia o in ferie.
Possono essere inclusi tra i beni e servizi del paniere a disposizione del dipendente in sostituzione dei premi di risultato, a patto che l’accordo di secondo livello lo preveda. Nonostante i buoni siano già detassati, ricomprenderli tra i premi ne subordina la corresponsione all’ottenimento di specifici risultati aziendali.
I buoni pasto devono essere offerti alla generalità o categorie omogenee di dipendenti, al posto del servizio di mensa. Inoltre, è da escludersi che un lavoratore possa avere diritto, nella stessa giornata lavorativa, alla mensa e al buono.
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